Nascita UPCI
La Chiesa Unita Pentecostale Internazionale, ha radici nel Movimento Pentecostale cominciato a Topeka, nello stato americano del Kansas, nel 1901. Successivamente si sentì il bisogno di dare una struttura organizzativa alle comunità cristiane che sorgevano e facevano l'esperienza pentecostale del battesimo con lo Spirito Santo. Così, a cavallo tra il primo ed il secondo decennio del 1900, nacque e si consolidò l'organizzazione ecclesiastica nota come "Assemblee di Dio".
Le tracce delle radici organizzative della Chiesa Unita Pentecostale, risalgono comunque al mese di Ottobre del 1916, quando un numeroso gruppo di Ministri uscì fuori dalle "Assemblee di Dio" a causa della loro posizione dottrinale sull'Unicità di Dio e del battesimo d'acqua nel nome di Gesù Cristo. Questi ministri compresero in modo molto chiaro l'insegnamento biblico sull'Unicità di Dio, sul battesimo d'acqua "per la remissione dei peccati" da amministrare "nel Nome del Signore Gesù Cristo", e sulla indispensabilità del battesimo con lo Spirito Santo per tutti i credenti.
Quando le Assemblee di Dio adottarono la dottrina della Trinità alla sua quarta Conferenza Generale nell'Ottobre del 1916, i Pentecostali Unicisti
furono costretti ad abbandonare quell'organizzazione. Poi, due mesi più tardi, fra la fine del mese di Dicembre e l'inizio di Gennaio 1917, i ministri unicisti si incontrarono ad Eureka Springs, Arkansas (U.S.A.) e, il 2 Gennaio 1917, formarono un'organizzazione Pentecostale Unicista, chiamata "Assemblea Generale delle Assemblee Apostoliche".
Verso la fine del 1917 e l'inizio del 1918, l'Assemblea Generale delle Assemblee Apostoliche e Le Assemblee Pentecostali del Mondo (pentecostali unicisti Afroamericani) si unirono e più tardi, nello stesso anno 1918, tennero la loro prima Conferenza in Eureka Springs, Arkansas (U.S.A.). Questa organizzazione multirazziale, che prese il nome di "Assemblee Pentecostali del Mondo", fu l'unica organizzazione Pentecostale Unicista fino al 1924, quando una separazione ebbe luogo principalmente a motivo delle leggi segregazioniste razziali allora in vigore negli U.S.A..
Durante il 1925 nacquero anche tre nuove organizzazioni: le "Chiese Apostoliche di Gesù Cristo", la "Alleanza Ministeriale Pentecostale", e la "Chiesa dell'Emanuele in Gesù Cristo".
Queste divisioni organizzative fra pentecostali unicisti non furono desiderate, e nel 1927 il primo passo fu preso verso la riunificazione. Incontrandosi in una Conferenza congiunta a Guthrie, Oklahoma (U.S.A.), la Chiesa dell'Emanuele in Gesù Cristo e Le Chiese Apostoliche di Gesù Cristo si unirono adottando il nome "Chiesa Apostolica di Gesù Cristo". Questa fusione, che unì circa 400 ministri, fu formalmente compiuta alla successiva Conferenza Generale tenuta a Port Arthur, Texas (U.S.A.), nel mese di ottobre del 1928.
Nel 1931, in una Conferenza di unicisti, rappresentanti di quattro organizzazioni si incontrarono in Columbus, Ohio (U.S.A.), per fare un tentativo di unificazione di tutti gli unicisti. Sfortunatamente, però, questo tentativo ebbe solo un successo parziale. In quell'incontro, i ministri dell'Alleanza Ministeriale Pentecostale si espressero a favore dell’unificazione con La Chiesa Apostolica di Gesù Cristo, ma i termini della fusione proposta non furono accettati dai ministri della Chiesa Apostolica di Gesù Cristo. Comunque, una fusione tra La Chiesa Apostolica di Gesù Cristo e Le Assemblee Pentecostali del Mondo fu compiuta nel mese di Novembre del 1931. La fusione adottò il nome di "Assemblee Pentecostali di Gesù Cristo". Nel 1932, L'Alleanza Ministeriale Pentecostale cambiò il suo nome in "Chiesa Pentecostale Incorporata", dando assetto alla propria struttura organizzativa. Ma nessun tentativo fu fatto per una fusione con Le Assemblee Pentecostali di Gesù Cristo fino al 1936, quando i ministri della Chiesa Pentecostale Incorporata si espressero a favore della fusione dei due gruppi. Ma ancora una volta non fu possibile trovare un accordo.
Il desiderio di unità, comunque, rimase vivo e crescente in queste due Organizzazioni Pentecostali Uniciste, e otto anni più tardi, nel 1944, fu fatto il primo passo che condusse alla loro fusione, che si concluse poi, formalmente, nel 1945, con la formazione della "Chiesa Unita Pentecostale", (UPC=United Pentecostal Church). Successivamente fu aggiunto "Internazionale" diventando " Chiesa Unita Pentecostale Internazionale", (UPCI=United Pentecostal Church International).
La fusione di queste due organizzazioni portò all'unione di 1.838 ministri e circa 900 chiese. Queste cifre sono cresciute di anno in anno. Fino al 1995, si contavano più di 7.600 ministri e più di 3.700 chiese solo nel Nord America (U.S.A. e Canada).
La Chiesa Unita Pentecostale Internazionale (UPCI) è fra le denominazioni che più rapidamente è cresciuta in Nord America e nel mondo, da quando nacque, nel 1945, dalla fusione tra la "Chiesa Pentecostale Incorporata" e le "Assemblee Pentecostali di Gesù Cristo". La UPCI conta 5,2 milioni di fedeli in 195 nazioni e 35 territori con 42.000 chiese and 41.000 ministri. L’obiettivo della UPCI è di stabilire chiese autonome dal punto di vista strutturale e finanziario in ogni nazione, con leader nazionali. Le attività Internazionali sono coordinate dal Concilio Globale, il quale consiste di delegati da ogni nazione.
La UPCI in Italia
Fin dal secondo dopoguerra, la UPCI è presente ufficialmente anche in Italia, sebbene sembra che una discreta presenza di pentecostali unicisti sia esistita persino anteriormente al periodo del regime politico fascista, senza una vera e propria struttura organizzativa ufficiale.
Nel 1948, Sebastiana Menza (1905-1996), italo-americana, decide di venire in visita in Italia per esporre ad amici e parenti la sua nuove esperienza pentecostale. Sebastiana Menza è originaria di Accadia (Foggia), e concentra nel suo paese le frequenti visite e gli sforzi di evangelizzazione. Ne risulta la nascita di una piccola congregazione, che la Menza affida ale cure di uno dei convertiti, Pasquale Pedano (1920-1989). Sebbene Sebastiana Menza possieda credenziali della United Pentecostal Church International negli Stati Uniti, preferisce usare il nome Tempio di Cristo Fede degli Apostoli e dei Profeti.
Alla fine degli anni 1950, un altro italo-americano - Franco Maggio (1894-1986) - da origine alla Chiesa di Marsala (Trapani), con l'intento iniziale di comunicare la sua nuova esperienza ai familiari.
Il primo missionario a pieno titolo è il reverendo Joel Thomas Peavy, il quale arriva in Italia, dagli Stati Uniti, insieme a sua moglie, nell'autunno del 1971. Prende residenza nella città di Catania per circa due anni e mezzo, dando un contributo allo sviluppo della piccola Chiesa che già esiste grazie anche all'opera svolta da Pasquale Pedano di Accadia e da Gaetano Sangrigoli. Il revendo Peavy rientra negli Stati Uniti agli inizi del 1976, dopo una permanenza di circa un anno a Roma. Ritorna in Italia nell'autunno del 1978, stabilendosi a Catania. Durante questo secondo soggiorno, promuove la nascita di due nuove Chiese in provincia di Catania, una a Misterbianco e l'altra a Giarre. Ritorna definitivamente negli Stati Uniti nel febbraio del 1982. Altri missionari arrivano a Roma e vi risiedono per alcuni anni: Mervin Miller (dall'autunno del 1976 alla fine del 1978); LeRoy Gee (dalla fine del 1978 alla fine del 1981). Bruce Langley, invece, arriva a Catania nel 1981 e si trattiene fino alla primavera del 1985, trascorrendo l'ultimo anno di missione a Firenze. Infine, Michael Parsons giunge a Milano alla fine del 1983 e vi rimane fino alla fine del 1991. Durante la sua permanenza a Milano si prodiga per la nascita e la cura della Chiesa. Al suo ritorno negli Stati Uniti, prende la guida della Chiesa Antonino Giacalone.
Un episodio analogo a quelli che hanno visto protagonisti Sebastiana Menza e Franco Maggio si verifica a Randazzo (Catania) con Gaetano Sangrigoli. Nel 1962, Sangrigoli, insieme alla moglie, si trova emigrato in Germania. Quì è evangelizzato da altri emigrati che provengono dalla Chiesa di Accadia, e nel mese di giugno 1962 è battezzato in Svizzera. Rimane all'estero fino alla fine del 1964, poi rientra a Randazzo, il suo paese d'origine, dove - circa un anno più tardi - apre una piccola Chiesa, cominicia a predicare e battezza sette persone. Nel 1966 Sangrigoli incontra Pasquale Pedano, che lo mette in contatto con la U.P.C.I..
Nel 1970 una ragazza ventunenne di Catania incontra a Marsala Pasquale Pedano, si converte ed è battezzata. Poco più tardi anche la madre accetta il battesimo, e iniziano così a tenere riunioni nella loro casa; le due battezzate si prodigano per comunicare a parenti ed amici la loro esperienza di fede. Pasquale Pedano visita la piccola comunità tre o quattro volte l'anno, mentre Gaetano Sangrigoli, da Randazzo, si reca quasi settimanalmente alle riunioni di preghiera. Col passare del tempo il gruppo diventa troppo numeroso per poter continuare a riunirsi in una casa; è quindi affittato un locale, ma in seguito il gruppo cresce ulteriormente e nasce l'esigenza di trovare sia un pastore che curi in maniera regolare la congregazione, sia un locale ancora più grande. Nel giugno del 1978 la comunità si trasferisce in quella che è attualmente la sede della U.P.C.I. "Bethel", in viale Africa 31, Catania. Saverio Pedano (figlio di Pasquale), emigrato da Accadia a Milano per motivi di lavoro, fa ritorno alla terra di origine di sua moglie (Antonina Manueli, la ventunenne che nel 1970 si converte a Marsala in seguito all'incontro con Pasquale Pedano) e assume la guida della comunità in collaborazione con Salvatore Arcidiacono. Il 14 gennaio 1979 tengono le votazioni per l'elezione ufficiale del primo pastore. E' eletto il missionario Joel Thomas Peavy e sono scelti come suoi assistenti Saverio Pedano e Salvatore Arcidiacono. Quest'ultimo, in seguito alle dimissioni di Peavy, diventa pastore il 25 aprile 1980. La Chiesa Bethel sostiene la nascita delle comunità di Misterbianco (Catania), Giarre (Catania) e Leonforte (Enna)
Nel 1986, la Chiesa Unita Pentecostale Internazionale procede al primo deposito della documentazione e in base all'art. 4 del Trattato di Commercio, Navigazione e Amicizia tra l'Italia e gli U.S.A., del 02-02-1948, è stato possibile stabilire in modo ufficiale e legale la Chiesa Unita Pentecostale Internazionale, nella nostra nazione. La UPCI è stata registrata presso il Ministero dell'Interno, (numero d'archivio 196/I), ed anche presso il Tribunale di Milano (numero d'archivio 289). Dal 1986 al 25 ottobre 1991, il legale rappresentante è Michael Parsons, al quale succede Salvatore Arcidiacono, che ricopre anche la carica di Sovrintendente della U.P.C.I. in Italia.
la sede principale si trova oggi a Catania e le altre sedi si trovano a Bologna, Ravenna, Piacenza, Sant'Ilario d'Enza (RE), Roma, Genova, Bergamo, Busto Arsizio, Como, Flero (BS), Milano, Pandino (CR), Rezzato (BS), San Giuliano Milanese (MI), Vigevano (PV), Novara, Torino, Accadia (FG), Bari, Cagliari, Gela (CL), Giarre (CT), Leonforte (EN), Marsala (TP), Messina, Palermo, Piazza Armerina (EN), Termini Imerese (PA), Montevarchi (AR), Lucca, Aosta, Conegliano (TV), Mestre (VE), Padova, San Bonifacio (VR), Verona.
Il giorno uno del mese di Ottobre dell'anno 2004, la UPCI si è costituita in Italia come Chiesa Unita Pentecostale Internazionale d'Italia, con sede centrale in Viale Africa 31, Catania. Ha ottenuto il Riconoscimento della personalità giuridica il 17 dicembre 2015, per Decreto del Presidente della Repubblica.
La Chiesa Unita Pentecostale Internazionale d'Italia è in fase di rapida crescita ed opera in buona parte delle regioni d'Italia, dove sono già stabilite diverse chiese, con Ministri accreditati e ben preparati, e altre ne stanno sorgendo grazie alle varie forme di evangelizzazione messe in atto.