Chi siamo
Dopo che il Signore Gesù Cristo è risorto, circa 2000 anni fa, diede una Commissione ai suoi discepoli:
Matteo 28:19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Marco 16:15-16 Poi disse loro: "Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura; chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato; ma chi non avrà creduto, sarà condannato."
I discepoli dovevano portare avanti questa Grande Commissione, ma prima avevano bisogno di essere ben equipaggiati spiritualmente. Il Signore Gesù aveva loro promesso qualcosa in tal senso: Egli stesso, dopo la Sua passione morte e risurrezione, sarebbe ritornato a loro. Infatti, dopo aver promesso ai discepoli che un giorno sarebbe ritornato fisicamente per portarli nel Suo Regno, disse loro che sarebbe ritornato a loro spargendosi nei loro cuori, quale Spirito Santo:
Giovanni 14:16-18,26 Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani; tornerò a voi... ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.
E così, dopo la sua risurrezione, e poco prima di ascendere al cielo, il Signore Gesù Cristo, "ritrovandosi assieme a loro, comandò loro che non si allontanassero da Gerusalemme, ma che aspettassero la promessa del Padre: "Che, egli disse, voi avete udito da me. Perché Giovanni battezzò con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo, fra non molti giorni... Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all'estremità della terra". (Atti 1:4-5, 8).
Nei dieci giorni successivi alla Sua Ascensione al cielo, i discepoli "perseveravano con una sola mente nella preghiera e supplica con le donne, con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui" (Atti 1:14), nell'attesa di ricevere il battesimo con lo Spirito Santo promesso dal Signore. Si adempì la promessa di Gesù? Si.
Ecco cosa accadde:
Atti 2:1-4 Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. E all'improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dove essi
sedevano. E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro. Così furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi.
Presenti a questo avvenimento c'erano persone religiose giudaiche provenienti da tante parti del mondo di allora, i quali si trovavano a Gerusalemme in occasione della festa della Pentecoste. Queste, sbalordite, chiesero ai discepoli di Gesù come mai sapessero parlare le loro lingue natie senza averle mai imparate prima. In quell'occasione l'Apostolo Pietro spiegò loro che quell'avvenimento era l'adempimento della promessa di Dio riportata nel libro del profeta Gioele.
Pietro, continuando il suo sermone, annunciò agli astanti che Gesù era il Cristo promesso, e che lo Spirito Santo riversato sui suoi discepoli ne era la prova evidente, perché Gesù stesso aveva promesso loro il dono dello Spirito Santo. A quel punto accadde qualcosa:
Atti 2:37 Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore e chiesero a Pietro e agli apostoli: "Fratelli, che dobbiamo fare?"
La Parola di Dio predicata da Pietro fece breccia nel cuore di quelle persone religiose, consapevoli che nonostante la loro religiosità erano peccatori e bisognosi di salvezza. A quel punto, l'Apostolo Pietro annunciò in modo chiaro ed inequivocabile il Piano di Salvezza di Dio per gli uomini:
Atti 2:38-39 "Allora Pietro disse loro: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà."
Gli Apostoli, e gli altri discepoli di Cristo Gesù, avendo ricevuto il battesimo con lo Spirito Santo, ricevettero la rigenerazione del loro cuore, potenza spirituale e quindi maggiore luce sulle cose spirituali e sulle parole dette dallo stesso Signore Gesù. Pietro e tutti gli altri, infatti, capirono che il battesimo comandato da Gesù doveva essere amministrato nel Nome di Gesù, che è il Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, e che il battesimo con lo Spirito Santo era un dono necessario per tutti i credenti - solo così si poteva nascere "d'acqua e di Spirito" (Giovanni 3:3-5; cfr. Atti 8:12-20; Atti 10:43-48; Atti 19:1-6; Romani 6:1-4; Galati 3:27-28; Tito 3:5-7).
Da quel giorno l'Evangelo della Salvezza fu predicato con potenza dagli Apostoli e da tutti gli altri discepoli e migliaia di persone ricevettero come proprio Salvatore il Signore Gesù Cristo, e Lui, fedele alla Sua promessa, donava loro lo Spirito Santo, che rigenera i cuori e dà potenza per servirlo. Questa esperienza è denominata Pentecostale, poiché ebbe inizio il giorno della Pentecoste, e coloro che fanno questa esperienza sono giustamente chiamati "pentecostali".
Successivamente, quando nel cristianesimo puro si introdusse l'apostasia (cioè l'allontanamento dalla pura fede), questa esperienza divenne meno evidente fra i cristiani, perché mal tollerata dai corrotti vertici religiosi. Ma durante i secoli è sempre esistito un popolo residuo, fedele alla Parola di Dio (secondo quella limitata luce spirituale che possedevano, perché la Bibbia era proibita possederla e leggerla nella lingua comune del popolo).
Dio, però, che è fedele alle Sue promesse, in questi ultimi tempi ha restaurato la Sua Chiesa, e i suoi doni e la sana dottrina nella Sua Chiesa. La cosiddetta "ultima pioggia" dello Spirito Santo (la prima è caduta il giorno della Pentecoste) è iniziata al principio del 1900, e da allora, fino ai nostri giorni, milioni di credenti nell'Evangelo di Cristo hanno ricevuto il meraviglioso dono dello Spirito Santo. Questa è la storia moderna del popolo di Dio!
Cenni storici moderni
Cenni storici moderni
La Chiesa Unita Pentecostale Internazionale, ha radici nel Movimento Pentecostale cominciato a Topeka, nello stato americano del Kansas, nel 1901. Successivamente si sentì il bisogno di dare una struttura organizzativa alle comunità cristiane che sorgevano e facevano l'esperienza pentecostale del battesimo con lo Spirito Santo. Così, a cavallo tra il primo ed il secondo decennio del 1900, nacque e si consolidò l'organizzazione ecclesiastica nota come "Assemblee di Dio".
Le tracce delle radici organizzative della Chiesa Unita Pentecostale, risalgono comunque al mese di Ottobre del 1916, quando un numeroso gruppo di Ministri uscì fuori dalle "Assemblee di Dio" a causa della loro posizione dottrinale sull'Unicità di Dio e del battesimo d'acqua nel nome di Gesù Cristo. Questi ministri compresero in modo molto chiaro l'insegnamento biblico sull'Unicità di Dio, sul battesimo d'acqua "per la remissione dei peccati" da amministrare "nel Nome del Signore Gesù Cristo", e sulla indispensabilità del battesimo con lo Spirito Santo per tutti i credenti.
Quando le Assemblee di Dio adottarono la dottrina della Trinità alla sua quarta Conferenza Generale nell'Ottobre del 1916, i Pentecostali Unicisti
furono costretti ad abbandonare quell'organizzazione. Poi, due mesi più tardi, fra la fine del mese di Dicembre e l'inizio di Gennaio 1917, i ministri unicisti si incontrarono ad Eureka Springs, Arkansas (U.S.A.) e, il 2 Gennaio 1917, formarono un'organizzazione Pentecostale Unicista, chiamata "Assemblea Generale delle Assemblee Apostoliche".
Verso la fine del 1917 e l'inizio del 1918, l'Assemblea Generale delle Assemblee Apostoliche e Le Assemblee Pentecostali del Mondo (pentecostali unicisti Afroamericani) si unirono e più tardi, nello stesso anno 1918, tennero la loro prima Conferenza in Eureka Springs, Arkansas (U.S.A.). Questa organizzazione multirazziale, che prese il nome di "Assemblee Pentecostali del Mondo", fu l'unica organizzazione Pentecostale Unicista fino al 1924, quando una separazione ebbe luogo principalmente a motivo delle leggi segregazioniste razziali allora in vigore negli U.S.A..
Durante il 1925 nacquero anche tre nuove organizzazioni: le "Chiese Apostoliche di Gesù Cristo", la "Alleanza Ministeriale Pentecostale", e la "Chiesa dell'Emanuele in Gesù Cristo".
Queste divisioni organizzative fra pentecostali unicisti non furono desiderate, e nel 1927 il primo passo fu preso verso la riunificazione. Incontrandosi in una Conferenza congiunta a Guthrie, Oklahoma (U.S.A.), la Chiesa dell'Emanuele in Gesù Cristo e Le Chiese Apostoliche di Gesù Cristo si unirono adottando il nome "Chiesa Apostolica di Gesù Cristo". Questa fusione, che unì circa 400 ministri, fu formalmente compiuta alla successiva Conferenza Generale tenuta a Port Arthur, Texas (U.S.A.), nel mese di ottobre del 1928.
Nel 1931, in una Conferenza di unicisti, rappresentanti di quattro organizzazioni si incontrarono in Columbus, Ohio (U.S.A.), per fare un tentativo di unificazione di tutti gli unicisti. Sfortunatamente, però, questo tentativo ebbe solo un successo parziale. In quell'incontro, i ministri dell'Alleanza Ministeriale Pentecostale si espressero a favore dell’unificazione con La Chiesa Apostolica di Gesù Cristo, ma i termini della fusione proposta non furono accettati dai ministri della Chiesa Apostolica di Gesù Cristo. Comunque, una fusione tra La Chiesa Apostolica di Gesù Cristo e Le Assemblee Pentecostali del Mondo fu compiuta nel mese di Novembre del 1931. La fusione adottò il nome di "Assemblee Pentecostali di Gesù Cristo". Nel 1932, L'Alleanza Ministeriale Pentecostale cambiò il suo nome in "Chiesa Pentecostale Incorporata", dandog assetto alla propria struttura organizzativa. Ma nessun tentativo fu fatto per una fusione con Le Assemblee Pentecostali di Gesù Cristo fino al 1936, quando i ministri della Chiesa Pentecostale Incorporata si espressero a favore della fusione dei due gruppi. Ma ancora una volta non fu possibile trovare un accordo.
Il desiderio di unità, comunque, rimase vivo e crescente in queste due Organizzazioni Pentecostali Uniciste, e otto anni più tardi, nel 1944, fu fatto il primo passo che condusse alla loro fusione, che si concluse poi, formalmente, nel 1945, con la formazione della "Chiesa Unita Pentecostale", (UPC=United Pentecostal Church). Successivamente fu aggiunto "Internazionale" diventando " Chiesa Unita Pentecostale Internazionale", (UPCI=United Pentecostal Church International).
La fusione di queste due organizzazioni portò all'unione di 1.838 ministri e circa 900 chiese. Queste cifre sono cresciute di anno in anno. Fino al 1995, si contavano più di 7.600 ministri e più di 3.700 chiese solo nel Nord America (U.S.A. e Canada).
La Chiesa Unita Pentecostale Internazionale (UPCI) è fra le denominazioni che più rapidamente è cresciuta in Nord America e nel mondo, da quando nacque, nel 1945, dalla fusione tra la "Chiesa Pentecostale Incorporata" e le "Assemblee Pentecostali di Gesù Cristo". La UPCI conta 5,2 milioni di fedeli in 195 nazioni e 35 territori con 42.000 chiese and 41.000 ministri. L’obiettivo della UPCI è di stabilire chiese autonome dal punto di vista strutturale e finanziario in ogni nazione, con leader nazionali. Le attività Internazionali sono coordinate dal Concilio Globale, il quale consiste di delegati da ogni nazione.
Fin dal secondo dopoguerra, la UPCI è presente ufficialmente anche in Italia, sebbene sembra che una discreta presenza di pentecostali unicisti sia esistita persino anteriormente al periodo del regime politico fascista, senza una vera e propria struttura organizzativa ufficiale.
Nel 1948, Sebastiana Menza (1905-1996), italo-americana, decide di venire in visita in Italia per esporre ad amici e parenti la sua nuove esperienza pentecostale. Sebastiana Menza è originaria di Accadia (Foggia), e concentra nel suo paese le frequenti visite e gli sforzi di evangelizzazione. Ne risulta la nascita di una piccola congregazione, che la Menza affida ale cure di uno dei convertiti, Pasquale Pedano (1920-1989). Sebbene Sebastiana Menza possieda credenziali della United Pentecostal Church International negli Stati Uniti, preferisce usare il nome Tempio di Cristo Fede degli Apostoli e dei Profeti.
Alla fine degli anni 1950, un altro italo-americano - Franco Maggio (1894-1986) - da origine alla Chiesa di Marsala (Trapani), con l'intento iniziale di comunicare la sua nuova esperienza ai familiari.
Il primo missionario a pieno titolo è il reverendo Joel Thomas Peavy, il quale arriva in Italia, dagli Stati Uniti, insieme a sua moglie, nell'autunno del 1971. Prende residenza nella città di Catania per circa due anni e mezzo, dando un contributo allo sviluppo della piccola Chiesa che già esiste grazie anche all'opera svolta da Pasquale Pedano di Accadia e da Gaetano Sangrigoli. Il revendo Peavy rientra negli Stati Uniti agli inizi del 1976, dopo una permanenza di circa un anno a Roma. Ritorna in Italia nell'autunno del 1978, stabilendosi a Catania. Durante questo secondo soggiorno, promuove la nascita di due nuove Chiese in provincia di Catania, una a Misterbianco e l'altra a Giarre. Ritorna definitivamente negli Stati Uniti nel febbraio del 1982. Altri missionari arrivano a Roma e vi risiedono per alcuni anni: Mervin Miller (dall'autunno del 1976 alla fine del 1978); LeRoy Gee (dalla fine del 1978 alla fine del 1981). Bruce Langley, invece, arriva a Catania nel 1981 e si trattiene fino alla primavera del 1985, trascorrendo l'ultimo anno di missione a Firenze. Infine, Michael Parsons giunge a Milano alla fine del 1983 e vi rimane fino alla fine del 1991. Durante la sua permanenza a Milano si prodiga per la nascita e la cura della Chiesa. Al suo ritorno negli Stati Uniti, prende la guida della Chiesa Antonino Giacalone.
Un episodio analogo a quelli che hanno visto protagonisti Sebastiana Menza e Franco Maggio si verifica a Randazzo (Catania) con Gaetano Sangrigoli. Nel 1962, Sangrigoli, insieme alla moglie, si trova emigrato in Germania. Quì è evangelizzato da altri emigrati che provengono dalla Chiesa di Accadia, e nel mese di giugno 1962 è battezzato in Svizzera. Rimane all'estero fino alla fine del 1964, poi rientra a Randazzo, il suo paese d'origine, dove - circa un anno più tardi - apre una piccola Chiesa, cominicia a predicare e battezza sette persone. Nel 1966 Sangrigoli incontra Pasquale Pedano, che lo mette in contatto con la U.P.C.I..
Nel 1970 una ragazza ventunenne di Catania incontra a Marsala Pasquale Pedano, si converte ed è battezzata. Poco più tardi anche la madre accetta il battesimo, e iniziano così a tenere riunioni nella loro casa; le due battezzate si prodigano per comunicare a parenti ed amici la loro esperienza di fede. Pasquale Pedano visita la piccola comunità tre o quattro volte l'anno, mentre Gaetano Sangrigoli, da Randazzo, si reca quasi settimanalmente alle riunioni di preghiera. Col passare del tempo il gruppo diventa troppo numeroso per poter continuare a riunirsi in una casa; è quindi affittato un locale, ma in seguito il gruppo cresce ulteriormente e nasce l'esigenza di trovare sia un pastore che curi in maniera regolare la congregazione, sia un locale ancora più grande. Nel giugno del 1978 la comunità si trasferisce in quella che è attualmente la sede della U.P.C.I. "Bethel", in viale Africa 31, Catania. Saverio Pedano (figlio di Pasquale), emigrato da Accadia a Milano per motivi di lavoro, fa ritorno alla terra di origine di sua moglie (Antonina Manueli, la ventunenne che nel 1970 si converte a Marsala in seguito all'incontro con Pasquale Pedano) e assume la guida della comunità in collaborazione con Salvatore Arcidiacono. Il 14 gennaio 1979 tengono le votazioni per l'elezione ufficiale del primo pastore. E' eletto il missionario Joel Thomas Peavy e sono scelti come suoi assistenti Saverio Pedano e Salvatore Arcidiacono. Quest'ultimo, in seguito alle dimissioni di Peavy, diventa pastore il 25 aprile 1980. La Chiesa Bethel sostiene la nascita delle comunità di Misterbianco (Catania), Giarre (Catania) e Leonforte (Enna)
Nel 1986, la Chiesa Unita Pentecostale Internazionale procede al primo deposito della documentazione e in base all'art. 4 del Trattato di Commercio, Navigazione e Amicizia tra l'Italia e gli U.S.A., del 02-02-1948, è stato possibile stabilire in modo ufficiale e legale la Chiesa Unita Pentecostale Internazionale, nella nostra nazione. La UPCI è stata registrata presso il Ministero dell'Interno, (numero d'archivio 196/I), ed anche presso il Tribunale di Milano (numero d'archivio 289). Dal 1986 al 25 ottobre 1991, il legale rappresentante è Michael Parsons, al quale succede Salvatore Arcidiacono, che ricopre anche la carica di Sovrintendente della U.P.C.I. in Italia.
la sede principale si trova oggi a Catania e le altre sedi si trovano a Bologna, Ravenna, Piacenza, Sant'Ilario d'Enza (RE), Roma, Genova, Bergamo, Busto Arsizio, Como, Flero (BS), Milano, Pandino (CR), Rezzato (BS), San Giuliano Milanese (MI), Vigevano (PV), Novara, Torino, Accadia (FG), Bari, Cagliari, Gela (CL), Giarre (CT), Leonforte (EN), Marsala (TP), Messina, Palermo, Piazza Armerina (EN), Termini Imerese (PA), Montevarchi (AR), Lucca, Aosta, Conegliano (TV), Mestre (VE), Padova, San Bonifacio (VR), Verona.
Il giorno uno del mese di Ottobre dell'anno 2004, la UPCI si è costituita in Italia come Chiesa Unita Pentecostale Internazionale d'Italia, con sede centrale in Viale Africa 31, Catania. Ha ottenuto il Riconoscimento della personalità giuridica il 17 dicembre 2015, per Decreto del Presidente della Repubblica.
La Chiesa Unita Pentecostale Internazionale d'Italia è in fase di rapida crescita ed opera in buona parte delle regioni d'Italia, dove sono già stabilite diverse chiese, con Ministri accreditati e ben preparati, e altre ne stanno sorgendo grazie alle varie forme di evangelizzazione messe in atto.
La struttura organizzativa
La struttura organizzativa
La struttura organizzativa di base dell'UPCI è congregazionale, con chiese locali autonome: la congregazione locale elegge il proprio Pastore, è proprietaria di ogni bene mobile ed immobile comune del quale è in possesso, decide il proprio bilancio, stabilisce la propria appartenenza e affiliazione, e conduce gli affari necessari alla gestione interna.
L'Organizzazione Centrale invece abbraccia un sistema ecclesiastico di tipo presbiteriano modificato, piuttosto rappresentativo. I Ministri, infatti, si riuniscono periodicamente in Conferenze Sezionali, Distrettuali, e Generali, per eleggere i propri Ufficiali Responsabili e condurre gli affari dell'Organizzazione.
La Sede Centrale della UPCI degli USA e Canada è in Hazelwood, S. Louis, nello stato del Missouri (U.S.A.), dove hanno sede diversi uffici, tra i quali quelli degli Ufficiali Responsabili Generali, la Casa Editrice Pentecostale, e una libreria cristiana. Tra le istituzioni della UPCI ci sono: sette Scuole Bibliche, una Casa per Bambini, una Casa della Gioventù Bisognosa (tesa al recupero di tossicodipendenti e alcolizzati), un ministero di Cappellania per i carcerati ed un ministero di Cappellania per i militari.
La posizione dottrinale
La posizione dottrinale
Per quanto riguarda la posizione dottrinale, la UPCI abbraccia la maggior parte delle credenze del Movimento di Santità-Pentecostale, ad eccezione della dottrina conosciuta come la seconda opera della grazia, della dottrina sulla Trinità, e della formula trinitaria usata per il battesimo d'acqua. Essa crede nell'insegnamento biblico che il segno iniziale, in coloro che ricevono lo Spirito Santo (il battesimo con lo Spirito Santo), è il parlare miracolosamente in lingue straniere mai imparate prima.
La UPCI è radicata in una posizione fondamentalista, per quanto riguarda la Sacra Bibbia: "La Bibbia è l'unica autorità data da Dio che l'uomo possiede; pertanto tutte le dottrine, fede, speranza, e istruzioni per la Chiesa debbono essere fondate sulla Bibbia ed in armonia con essa." (Manuale della Chiesa Unita Pentecostale Internazionale). La Bibbia è la Parola di Dio, e quindi è infallibile. La UPCI rigetta tutte le rivelazioni e scritture extrabibliche, considerando i vari "credi" e "articoli di fede" delle chiese, solo come pensieri dell'uomo su cose di Dio.
La UPCI crede nella salvezza per grazia per mezzo della fede in Gesù Cristo, non per mezzo delle opere umane. La fede in Gesù è il mezzo per il quale una persona è giustificata da Dio. Allo stesso tempo, il peccatore deve credere nell'Evangelo, che comanda di ravvedersi dalla propria vita di peccato, essere battezzato nel Nome del Signore Gesù Cristo, e ricevere il gratuito dono dello Spirito Santo (Atti 2:38; Atti 4:12; Atti 8:12-17; Atti 10:43-48; Atti 19:1-6). Così avviene la riconciliazione con Dio da parte del peccatore; Dio invita il peccatore ad accettare la Sua meravigliosa Grazia, ed il peccatore risponde all'invito ubbidendo ai comandamenti divini esposti nell'Evangelo.
A riguardo della Persona Divina, la UPCI resta salda nell'insegnamento biblico dell'Unicità di Dio, rigettando quindi la dottrina classica sulla Trinità. Essa considera il dogma Trinitario di Dio, (che cioè in Dio esistono eternamente tre persone distinte), come estraneo al concetto biblico dell'Unicità della Persona di Dio; la Bibbia, infatti, dà enfasi fin dalle sue prime pagine, al fondamentale insegnamento che c'è un solo ed unico Dio, in contrapposizione alla credenza pagana nella pluralità di dei (politeismo).
La UPCI insegna che l'Unico Vero Dio che si rivelò nel Vecchio Testamento come Jehowah (o Yahweh), si rivelò in Suo Figlio, Gesù il Cristo. Così, Gesù il Cristo era ed è il Vero Dio (1Giovanni 5:20). In altre parole, Gesù è l'Unico Vero Dio che si manifestò in carne, e in Cui risiede corporalmente tutta la pienezza della Deità (Giovanni 1:1-14; 1Timoteo 3:16; Colossesi 2:9). Mentre era pienamente il Vero Dio, Gesù era anche pienamente Vero Uomo, possedendo una piena e vera umanità. Egli era contemporaneamente Dio e uomo. Inoltre, lo Spirito Santo è Dio con noi e in noi. Così Dio si è manifestato come Padre nella creazione e come Padre del Figlio, e nel Figlio per la nostra redenzione e come Spirito Santo nella nostra rigenerazione.
Gli articoli di fede della Chiesa Unita Pentecostale Internazionale, esprimono sommariamente l'insegnamento dottrinale e morale da essa sostenuto con l'appoggio della Sacra Bibbia, la Parola di Dio.
La UPCI accentua e sostiene l'unità della famiglia come l'istituzione fondamentale e primaria di Dio, e allo stesso tempo insegna che la chiesa è la famiglia di Dio per i redenti che hanno creduto in Lui.
Guarda nell'elenco delle nostre chiese, forse ce n'è una dalle tue parti! Dio ti benedica.